Il fenomeno dell’opacizzazione dei fari è diffusissimo e colpisce tutte le auto esposte per lungo tempo al sole e agli altri agenti atmosferici o trattate con prodotti detergenti aggressivi.
Non è solo una questione estetica, i fari opacizzati, infatti, oltre ad invecchiare l’auto, compromettono la buona visibilità della strada.
Il processo professionale di ricondizionamento avviene attraverso due fasi principali: prima si procede con la rimozione dei difetti attraverso la carteggiata del supporto con una successione di carte abrasive di sgrossatura e finitura, quindi, una volta effettuato lo sgrassaggio della superficie, vengono applicati un prodotto rinnovante specifico ed un lucidante.
Esistono molti prodotti sul mercato, per gli amanti del “fai da te”, che promettono miracoli ma che non sempre, nei fatti, soddisfano le aspettative di chi li utilizza.
Occorre sottolineare infatti che la qualità del risultato, in questi casi, dipende dal grado di deterioramento della superficie trattata. Se si interviene tempestivamente (ai primi segni di opacizzazione o ingiallimento) allora è probabile che anche con un intervento di tipo “amatoriale” si possa raggiungere l’obiettivo sperato. Ma più il supporto in policarbonato che contiene il gruppo ottico è compromesso e più si rende necessario l’intervento di un professionista che disponga di competenza e tecnologia adeguata.
Tale procedura si rivela efficace per tutte le tipologie di difetto del faro: graffio superficiale, opacità, ingiallimento, ossidazione.
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